Conviviale Prepasquale

Conviviale Prepasquale

Conviviale Prepasquale

Quest’anno la conviviale Prepasquale ha assunto una veste particolare, molto importante, perché è stata dedicata al ricordo del Socio Gianni Fratus, recentemente scomparso, che ha partecipato alla vita del Club praticamente dagli inizi, ospitando le conviviali al Touring e riservandoci un’ attenzione davvero amichevole nella cura della cucina e degli eventi rotariani. Ci siamo ritrovati con il salone pieno di persone, rotariani e no, che hanno sentito il dovere di testimoniare il loro affetto per Gianni, alla presenza della moglie Gianna e dei figli Francesco e Riccardo. Sono stati loro a promuovere la se-rata, chiedendo al Club di effettuare una raccolta fondi da destinare alla beneficenza nel nome di Gianni, così da creare un ricordo duraturo nel tempo. Il Presidente Cremonesi ha aperto la serata spiegando ai Soci e ai presenti come si è arrivati ad organizzare la serata e quale sarà la destinazione dei fondi raccolti tra i Soci e nel corso della conviviale. La Cantina Riccafana di Riccardo Fratus ha messo a disposizione cento bottiglie di “GIANNI FRATUS Dosaggio Zero RISERVA 2014 - Permane Sui Lieviti 98 Mesi, Franciacorta DOCG, vino biologico”, e di queste sessantacinque sono state riservate ai Soci (che hanno versato un’ offerta uguale per tutti) e trentacinque sono state offerte a chi tra i presenti avrebbe versato un contributo di almeno cento euro. Dal canto suo Francesco Fratus ha offerto il costo della conviviale, consentendo al Club di destinare al Service un’altra importante somma per la beneficenza.
Ha preso poi la parola Pierluigi Streparava, che in qualità di Socio Decano del Club ha letto il suo personale ricordo di Gianni; mi è sembrato logico inserirlo nel bollettino. Ecco il testo: “Quando mi è stata offerta la possibilità di ricordare stasera l’amico rotariano Gianni mi sono chiesto: a che titolo lo ricorderò? Perché ha sposato Gianna, vicina di casa a Rovato dove sono nato. Perché ho conosciuto Gianni, con Gianna molti anni fa, quando i due gestivano il Conventino sul lago di Garda. Perché, ed è per questo che siamo qui oggi, è stato fin dall’inizio il nostro ospitante, a cui dobbiamo tante serate in cui lui ed il suo staff ci hanno aiutato nella nostra missione di coinvolgimento ed a formare quelle che noi chiamiamo “amicizie rotariane”. Ma non posso tralasciare l’aspetto che più di altri Gianni, sempre modesto, ha saputo creare coinvolgendo la sua famiglia e tutto il personale, cosi quando è stata portata in Consiglio la candidatura di Francesco, primo figlio di rotariano del nostro club ad usufruire del programma “Scambio Giovani” ci è parso di continuare il rapporto con Gianni e la sua famiglia. Tutti noi ricordiamo le conviviali organizzate da Gianni, Francesco e Riccardo all’azienda agricola Riccafana, i nostri incontri non erano solo delle piacevoli conviviali ma erano momenti di amicizia e di disamina delle iniziative del nostro club.  Voglio terminare con un abbraccio a cui mi auguro partecipiate tutti: a Gianna, Francesco e Riccardo, una famiglia rotariana.”
Poi ha portato il suo personale ricordo Sergio Zingarelli, titolare di una importante cantina nella zona del Chianti, che ha raccontato alcuni aneddoti vissuti con Gianni in tanti anni di amicizia.
Durante la cena abbiamo ascoltato le parole che Riccardo Fratus, a nome della famiglia, ha dedicato al papà: “Carissimi ospiti, anche da parte mia il benvenuto ed il ringraziamento per essere qui stasera.  Perdonatemi ma sono costretto alla lettura del mio ricordo poiché è inevitabile che mi si rompa la voce ricordando mio padre Gianni, colui che mi iniziò nel mondo della produzione vitivinicola, lasciandomi in eredità, probabilmente, il gioiello più autentico di tutti i suoi progetti, la cantina Riccafana in Franciacorta.  Ho iniziato a lavorare in Riccafana nel lontano 1997 e ricordo che il disappunto di mio padre per il mio rifiuto a lavorare nel settore del ricevimento clienti fu manifesto, dandomi la mansione di zappatore, un incarico di fatica, indispensabile per gustare totalmente il sapore della terra e della polvere mescolata al sudore.  Non ho cambiato idea sulla mia scelta, ma lo stile di Gianni è stato forgiante nei confronti di un percorso che oggi stiamo conducendo ad altissimo livello, con tante difficoltà ma anche con tante gratifiche. Il rigore ed il pragmatismo di mio padre sono stati inizialmente decisamente ingombranti e faticosi, ma inevitabilmente utilissimi nel momento in cui io abbia dovuto camminare con le mie gambe, e gestire un’impresa fatta di affari e persone. La sua strategia è sempre stata legata al risparmio e all’investimento, consapevole che gli sprechi, per quanto possibili, siano costantemente deleteri per le attività economiche e familiari. Il suo disappunto, pressoché immediato, su qualsiasi questione, faceva scaturire spesso il litigio tipico del passaggio generazionale ma era inevitabilmente utile a destarmi dal torpore giovanile. Egli ha consentito di essere affiancato da collaboratori validi con i quali ha tenuto lo stesso atteggiamento, di uomo esigente e rigoroso, non nascondendo dubbi e perplessità nei confronti dell’operato. Quando fa malattia ha preso il sopravvento, la capacità di esprimersi è venuta meno, pur rimanendo lucido e cosciente. In uno degli ultimi premi internazionali ricevuti con i miei vini, gli ho mostrato l’articolo del giornale: senza più la possibilità di esprimersi, ha baciato lo scritto ed io ho ricevuto la sua benedizione, segnale di essere sulla strada giusta. Nel 2014 ho iniziato a collaborare per la parte enologica con Angelo Divittini, figlio professionale di Pierluigi Donna, presenti stasera entrambi e, di fronte ad un’annata difficilissima ma molto valida, decidemmo di realizzare una riserva molto particolare, dedicata esclusivamente a papà, con l’obiettivo di impiegarla per festeggiare i 50 anni di Riccafana nel 2023. L’anno scorso, ormai papà se ne era già andato, abbiamo deciso di portare questo vino a 10 anni di permanenza sui lieviti. Stasera, nella serata in memoria di papà Gianni presentiamo anche questo pezzo unico delle produzioni di Riccafana. Caro Gianni, non posso che ringraziarti per quanto hai creato, ti sono riconoscente. Sei stato un vero capo famiglia per cui continua a vegliare su di noi tutti, ovunque tu sia. Grazie papà.” Anche le successive parole di Piero Donna, agronomo che ha favorito e seguito da vicino la nascita della Cantina Riccafana, hanno testimoniato la passione che Gianni ha messo nell’impresa.
Infine la chiusura dei ricordi è stata affidata ad Angelo Divittini, enologo e padre del brut celebrato nella serata, che insieme a Riccardo ha realizzato un prodotto di grande pregio vista la raccolta di premi internazionali che ha collezionato. Una serata così emozionante era sicuramente la più adatta per un evento rotariano rilevante, cioè l’ ingresso di nuovi Soci, e così il Presidente ha proceduto sul finire della serata a spillare:
- Ilenia Sussarellu, psicologa e psicoterapeuta, madre di due figli (che hanno voluto essere presenti in questa serata importante per la mamma), presentata da Buizza;
- Bruno Beccaria, ingegnere, figlio del Socio Giampiero, dirigente ed amministratore di società del Gruppo Beretta, sposato con Cecilia, padre di due figli, pendolare tra Italia e Stati Uniti, presentato da Andrea Bonetti. Da tutti i Soci un caloroso e affettuoso Benvenuto! Prima di chiudere il bollettino corre l’obbligo di informare che il Consiglio del Club ha deciso di destinare i fondi raccolti nella serata alla R.S.D. Cooperativa Sociale Tonini Boninsegna di Brescia, che segue circa 70 pazienti affetti da lesioni cerebrali che ne compromettono le capacità cognitive. Il Consiglio si riunirà nei prossimi giorni per fare un bilancio della serata, nella quale sono stati raccolti € 2.800 donati da 12 Soci e 5 Ospiti, e per organizzare una visita presso la RSD per la consegna del contributo in ricordo di Gianni Fratus. Mi piace ricordare che la Tonini Boninsegna è praticamente l’unica struttura che assiste pazienti di questo tipo, e viene considerata un punto di riferimento da Regione Lombardia.