Conviviale in sede, relatrice Virginia Lombardi

Conviviale in sede, relatrice Virginia Lombardi

Conviviale in sede, relatrice Virginia Lombardi

Con il rientro del Presidente Cremonesi il Club ha vissuto una serata molto importante, dedicata ad una delle eccellenze bresciane di cui magari non si parla molto, ma che affonda le sue radici nella storia.
Infatti ha avuto ospite la signora Virginia Lombardi, anima e cuore dell’azienda F.lli Lombardi, una delle maggiori aziende che estraggono la pietra di Botticino e di Mazzano, con la quali sono state costruiti alcuni monumenti importantissimi in Italia (come l’Altare della Patria) e all’ estero (parti della Casa Bianca e del Centro Rockfeller americani).
La presenza dell’azienda F.lli Lombardi risale al 1815, quando Davide Lombardi ha iniziato l’estrazione della pietra di Botticino, diversa dal marmo per le caratteristiche geologiche e fisiche.
Virginia Lombardi ricorda che nella seconda metà dell’800 la città di Brescia decise di ampliare il centro abbattendo buona parte delle mura medievali, e affidò la progettazione di questo ampliamento all’architetto Antonio Tagliaferri, camuno, uno tra i maggiori professionisti dell’ epoca. Tagliaferri elaborò il progetto di queste demolizioni, e decise di costruire anche delle porte di accesso alla città; una di queste era la porta di S. Nazaro che segnava l’ accesso alla stazione ferroviaria. Ma il progetto, molto importante, risultò molto costoso e le porte non vennero costruite, per cui Tagliaferri decise di lasciare un proprio segno alla città donando due leoni in pietra da porre sulle due colonne da erigere al posto della porta di accesso alla stazione. Decise di affidare la scultura dei leoni a Domenico Ghidoni, originale e bravo scultore bresciano, che predispose i due modellini in miniatura, e chiamò Davide Lombardi, con il quale aveva in corso altri progetti, per la realizzazione dei bozzetti a scala 1:1.
Quando furono pronte le sculture sbozzate (del peso rispettivamente di 9 e 11 tonnellate!), furono affidate a Ghidoni che iniziò la scultura finale. A questo punto sorse un problema davvero grave, in quanto Ghidoni, abituato a lavorare il marmo (pietra più tenera del Botticino), non riusciva ad ottenere la finitura voluta dei leoni, per cui denunciò che la pietra dei due bozzetti era fessurata e quindi non lavorabile.
Nacque una questione molto forte, risolta dall’intervento di Tagliaferri che, ricorda la Relatrice, chiese a Lombardi di chiudere il contenzioso con Ghidoni a fronte di nuove commesse, e fece realizzare i leoni in marmo di Carrara, scolpiti dal Ghidoni.
Virginia Lombardi ha proiettato una fotografia dei leoni in marmo, fino a poco tempo fa visibili all’ interno del castello, ma talmente rovinati dal tempo da richiedere un robusto restauro, e subito dopo una fotografia dei leoni in Botticino, presenti nel vecchio labora-torio Lombardi ancora non finiti; la differenza delle condizioni ci fa capire perché Tagliaferri aveva scelto inizialmente la pietra di Botticino!
Dopo 130 anni da questi fatti, periodo in cui la F.lli Lombardi portò a compimento l’Altare della Patria, costituito da 350.000 tonnellate di Botticino e di Mazzano (altra pietra ancor più dura e resistente), parte del Palazzo di Giustizia a Roma, edifici storici a Vienna e nel resto d’ Europa, altri importanti monumenti negli Stati Uniti, Virginia Lombardi decise di onorare la storia della sua famiglia e interpellò il Comune di Brescia per capire come creare una gipsoteca dei reperti storici in possesso della sua azienda, per consentire alla cittadinanza di conoscere quanto realizzato dalla F.lli Lombardi. Verificato lo scarso interesse di Brescia, venne a sapere che l’ archivio dell’ architetto Tagliaferri era stato donato alla Fondazione Ugo da Como di Lonato, per cui interpellò la Fondazione per capire se fosse interessata alla gipsoteca Lombardi.
La Fondazione ha risposto immediatamente e quindi la destinazione dei leoni è stata decisa; ma nel frattempo Brescia Musei ha chiesto di poter avere in prestito le sculture per arricchire il restauro della Pinacoteca Tosio Martinengo, per cui Virginia Lombardi ha diretto in prima persona il laborioso trasferimento dei leoni in piazza del Moretto a Brescia. Molto interessanti le diapositive che ci ha mostrato sulle varie fasi del lavoro di trasferimento, molto complesso e delicato per evitare funeste rotture delle statue. Attualmente sono in corso gli studi per la realizzazione della gipsoteca, nella quale saranno presenti due portali in pietra, scolpiti anche nei particolari, che dovevano ornare la Porta di S. Nazaro, oltre a innumerevoli bozzetti, disegni, carteggi storici dell’ archivio Lombardi.
A questo punto Virginia Lombardi lancia una proposta che consiste nel programmare una serata dedicata alla storia dell’ Altare della Patria e al come è stata deciso l’uso del Botticino piuttosto che il Carrara o il travertino.
Molte le domande alla Relatrice da parte dei Soci che le hanno tributato un lungo applauso di rigraziamento per la interessante relazione.
Il Presidente Cremonesi ricorda che lunedì 18 è prevista la prenatalizia, preceduta alle 19.00 dalla celebrazione della S. Messa nella chiesetta di Caporovato, poi chiude la serata con il tocco di campana.