Visita alla Fondazione Morcelli – Repossi di Chiari,

Visita alla Fondazione Morcelli – Repossi di Chiari,

Visita alla Fondazione Morcelli – Repossi di Chiari,
Nel pomeriggio di lunedì il nostro Club ha fatto visita alla Fondazione Morcelli – Repossi di Chiari, dove abbiamo potuto ammirare i moltissimi tesori costuditi dalla Fondazione ed esposti per noi rotariani. Nelle sale della Biblioteca abbiamo ammirato circa 80.000 volumi, alcuni degli 80 preziosi incunaboli del ‘400, e alcune delle incisioni e stampe donate da Pietro Repossi. Anche se con tempi ristretti abbiamo poi visitato la Pinacoteca in cui sono presenti opere a partire dalla seconda metà dell’ 800; particolare si è rivelata la Sala delle Pale d’ altare, con opere del ‘600 e ‘700, a cui ha fatto seguito la Sala delle Sculture. Una zona emozionante si è poi rivelata la Sala Vittorio Pelati, con molte sculture di soggetti i più diversi, ma che dimostrano la profonda sensibilità dell’artista nel cogliere e rappresentare i sentimenti umani. Prima di terminare la visita abbiamo avuto accesso alla Sala delle Icone, simboli dell’aspetto sacro della vita umana, presenti sia nei luoghi pubblici e soprattutto nelle case della gente comune. Tutti i partecipanti, decisamente e favorevolmente sorpresi dalla ricchezza artistica ammirata, hanno osservato come sarà necessario ripetere questa visita in più occasioni, dedicate ad alcune delle sale, per avere la possibilità di gustare appieno il senso dell’arte che in esse si può ammirare. Alla visita ha fatto seguito la consueta conviviale al Touring, avendo come ospiti gli Amministratori della Fondazione, il Presidente f.f. Fausto Formenti, i consiglieri Irene Paderno, Gianpaolo Gozzini e Claudio Baroni, già vice Direttore del Giornale di Brescia, il quale ha raccontato ai soci la storia della Fondazione, con grande semplicità e chiarezza. Per questo riportiamo un’ ampia sintesi del suo intervento. “ La Fondazione biblioteca Morcelli - Pinacoteca Repossi di Chiari è ufficialmente nata a metà degli anni Sessanta del Novecento, per decreto del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e su richiesta dell'allora sindaco di Chiari, il sen. Pietro Cenini, per evitare che il cospicuo patrimonio venisse smembrato con la chiusura degli Enti comunali di carità. Alla Congregazione della Carità infatti i due benefattori originari avevano lasciato libri e opere d'arte perché a quell'ente era affidata la Scuola pubblica che a Chiari esisteva fin dal XV secolo. La prima donazione fu del Prevosto Stefano Antonio Morcelli: nel 1817 lasciò alla "studiosa gioventù" della cittadina gli oltre 2400 preziosi volumi che aveva raccolto nella sua intensa vita di studioso. Originario di Chiari, Morcelli fu personaggio di spicco della cultura europea del Settecento. Gesuita e docente al Collegio Romano, epigrafista e latinista di fama, fu tra i fondatori dell'Accademia Kirchneriana e quindi della scuola archeologica italiana. Dopo lo scioglimento della Compagnia di Gesù, divenne curatore della biblioteca e della raccolta di antichità del Cardinal Alessandro Albani, succedendo al Winckelmann, il celebre teorico del Rinascimento. Morcelli tornò a Chiari nel 1790, segnando in modo indelebile la vita religiosa e sociale della sua città. Ai libri lasciati dal Morcelli, negli anni si aggiunsero numerose donazioni di clarensi illustri, dal sen. Ferdinando Cavalli al filosofo Bernardino Varisco, fino a quella del filosofo Luciano Parinetto. Oggi la biblioteca conta oltre 80 mila volumi, tra i quali un'ottantina di incunaboli e un migliaio di cinquecentine. Ricco è anche l'archivio storico con pergamene e documenti che risalgono al XV secolo. Buona parte di esso è stato digitalizzato ed è fruibile nella Biblioteca Digitale della Regione Lombardia. La donazione artistica risale invece alla metà dell'Ottocento e viene da Pietro Bartolomeo Repossi, avvocato, docente di lettere e grande studioso d'arte, che lasciò le prime incisioni e i due gruppi marmorei scolpiti da Gaetano Monti, allievo prediletto del Canova. Anche sul versante artistico sono giunte successive donazioni che hanno arricchito la pinacoteca di opere che vanno dalle pale d'altare settecentesche a sculture e dipinti di artisti contemporanei. Spicca la raccolta di oltre tremila incisioni, opera dei maggiori artisti europei. Su tutte, la "Battaglia degli ignudi" di Antonio Pollaiolo, la stampa meglio conservata delle tre esistenti al mondo. Fra le donazioni più recenti, la raccolta delle sculture di Vittorio Pelati e un'ottantina di dipinti fra l'Otto-cento e il Novecento lombardo, lasciati dalla signora Eva Bonicelli Reggio. La Fondazione ha quindi un patrimonio di grande valore, ma come spesso accade ha scarse risorse per valorizzarlo. La convenzione con il Comune di Chiari permette di fare fronte alle spese ordinarie e alle iniziative didattiche e di apertura al pubblico. Spesso i lasciti di opere, non accompagnati da sostegno finanziario, ben graditi perché arricchiscono il patrimonio, si tramutano in problema perché costringono l'ente a riorganizzare gli spazi espositivi con spese gravose. In questo quadro si colloca la più consistente eredità ricevuta negli ultimi anni. Si tratta del Legato Giordano Scalvi. La signora Liliana Giordano e il marito notaio Giovanni Battista Scalvi, alla loro morte, hanno rilasciato il consistente patrimonio immobiliare alla Congrega della Carità apostolica di Brescia, affinché costituisse una fondazione che si prenda cura dei ragazzi handicappati, mentre alla Morcelli Repossi è stata destinata la palazzina liberty di Chiari e il quartiere che la circonda. L'edificio ha tutte le caratteristiche per diventare una casa-museo. Ma la parte immobiliare che lo circonda oggi (dopo il periodo di crisi finanziario e del settore) non fornisce le risorse i indispensabili per l'operazione. La Fondazione ha subito provveduto alle opere per mettere in sicurezza lo stabile, ma ora è alla ricerca di idee e risorse per completare l'operazione. Intanto si sta provvedendo a valorizzare le due raccolte più importanti del lascito. Si tratta della collezione di ottocento presepi, di epoche e provenienze diverse, e in parte esposti sia nelle sale della pinacoteca, sia in mostre specializzate, come quella che ogni anno viene allestita nel Duomo vecchio di Brescia. Catalogate, studiate ed esposte stabilmente sono le 61 icone che la signora Liliana ha raccolto soprattutto in Russia. Si tratta di pezzi antichi, rari e preziosi, che dimostrano quanto sarebbe bello aprire presto al pubblico la casa-museo.” Ha poi preso la parola Donatella Rocco, Presidente della Commissione Direttiva della Fondazione Giordano Scalvi (amministrata dalla Congrega della Carità Apostolica di Brescia), che ha depositato presso la Fondazione Morcelli la raccolta di icone e di circa 600 presepi da tutto il mondo, di proprietà della famiglia Giordano Scalvi e lasciata in eredità alla Fondazione insieme alla villa Corridori in Chiari; la Presi-dente Rocco ha ringraziato il Club per l’interesse dimostrato ed ha auspicato che i Soci abbiano la pazienza e l’attenzione per portare contributi di idee per lo sviluppo futuro dell’ attività delle Fondazioni clarensi. Alla fine della conviviale applausi per i relatori, a cui abbiamo donato le pubblicazioni artistiche del Club; prima del tradizionale tocco di campana la Presidente Pacifico ha ricordato il tema della prossima conviviale che vedrà ospite Umberto Felci, uno dei più famosi architetti navali italiani, che ci intratterrà sul tema “Umberto Felci Architetto Navale: il valore aggiunto della passione per la vela.” Venerdì 4 marzo la Presidente Fabiana Pacifico, il Vice Presidente Massimo Buizza e alcuni Soci/e hanno partecipato all’ inaugurazione del restauro dell’illuminazione dell’Oratorio di S. Maria in Solario, all’ in-terno Direzione Lavori complesso di Santa Giulia in Brescia. Alla presenza del Sindaco Del Bono, della Vice Sindaco Laura Castelletti e del Governatore del Distretto 2050 Sergio Dulio sono stati inaugurati i lavori realizzati secondo il progetto dell’arch. Laura Salvatore e realizzati e dalla ditta R.P.P. del nostro socio Nocivelli. Consigliamo ai Soci/e di andare a visitare l’Oratorio per gustare l’ atmosfera unica, di raccoglimento spirituale, che sono stati dati al tesoro custodito delle Croce di Re Desiderio.