
Interclub con RC Brescia Sud-Est Montichiari e Inner Wheel Brescia Nord, relatore: Prof. Edoardo Manzoni

Una serata memorabile che ha visto la partecipazione entusiasta di tanti soci del nostro club.
Fortemente voluta dalla nostra socia Fabiana Pacifico, che in questa occasione ha indossato anche il prestigioso ruolo di Presidente dell'Inner Wheel Brescia Sud, l’evento ha rappresentato un'opportunità importante per rafforzare i legami con la rappresentanza prettamente femminile della famiglia rotariana che ha visto anche la presenza del nostro club figlioccio il RC Brescia Sud Est Montichiari. Con dedizione e passione la nostra Fabiana ha ringraziato le socie Innerine presenti, con rappresentanze numerose anche di altri Club Inner Wheel bresciani, introducendo con una lettura profonda l’argomento della serata ed il nostro relatore: il Prof. Edoardo Manzoni.
Professionista di grande esperienza e dedizione dal 1997, il Prof. Manzoni ricopre il ruolo di Direttore generale dell'Istituto Palazzolo, un'importante organizzazione no-profit con sede legale a Bergamo, la cui missione si estende oltre i confini nazionali, impegnandosi nella sanità, assistenza ed educazione in Italia e in diversi Paesi del Sud del Mondo. La serata è stata un momento di riflessione e sensibilizzazione, dove ogni partecipante ha potuto immergersi nel dolore della giovane donna marocchina vittima di violenze familiari che si sono purtroppo concluse con la sua morte. Come ha ben precisato il nostro relatore, non possiamo pensare alla violenza di genere solo quando si concretizza in efferati omicidi o gesti estremi ma bensì in senso molto più ampio. Per fare questo non si può prescindere dal citare la Convenzione di Istanbul. Ratificata dall’Italia nel 2013, nel 2023 il Parlamento Europeo ha espresso voto favorevole per l’adesione dell’Unione Europea alla convenzione che per la prima volta definisce la violenza contro le donne come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione. Si tratta del primo strumento internazionale vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne da qualsiasi forma di violenza, compresa quella domestica che spesso si concretizza con modalità più subdole o striscianti quali la violenza economica, la violenza nella privazione di una vita sociale libera, la violenza di ruolo che sottomette la donna come essere inferiore al maschio. A sorreggere l’architettura di queste tutele troviamo 4 pilasti:
- Prevenzione: una sfida a lungo termine per cambiare la cultura ed educare al rispetto dell’altro nelle sue diversità
- Protezione: La sicurezza e i bisogni delle vittime e dei testimoni devono essere al centro di tutte le misure di protezione adottate così come ci ha ben spiegato il nostro relatore. In questo annoveriamo la possibilità di attivare tempestivamente sia misure di tutela che di sostegno
- Punizione: l’inserimento nell’ordinamento giuridico degli strumenti adatti a reprimere il fenomeno sia con sanzione che con procedimenti penali che considerino anche l’aggravante per la violenza di genere
- Politiche Integrate: garantire l’esistenza di meccanismi appropriati che assicurino una cooperazione efficace tra la magistratura, i pubblici ministeri, le forze dell’ordine, le autorità locali e regionali, le ONG e la cittadinanza tutta in modo che sia chiaro da tutti condiviso il messaggio della tolleranza zero verso qualsiasi forma di discriminazione.
Il prezioso e accorato intervento di chiusura del nostro amico Federico Zani, Presidente del RC Rodengo Abbazia, ha messo in risalto che l’essere rotariani e fare rotary significhi proprio praticare ogni giorno il rispetto e la comprensione dell’altro perché la diversità è arricchimento personale e sociale.