Conviviale interclub con il RC Brescia Moretto, relatore ing. Maurizio Tira

Conviviale interclub con il RC Brescia Moretto, relatore ing. Maurizio Tira

Conviviale interclub con il RC Brescia Moretto, relatore ing. Maurizio Tira

Nuovo incontro tra due Club con numerosi collegamenti familiari, per ragionare insieme di come potrà essere Brescia nel futuro.
Il Presidente Cremonesi saluta il Presidente Perotti e i Soci del Moretto, la Presidente del nostro Rotaract Ilaria Massetti, i coniugi e gli ospiti presenti. Cede la parola al collega Perotti, che ringrazia per l’ospitalità ricevuta ma anche per la immediata sintonia registrata in un incontro prenatalizio, da cui è scaturito l’odierno Interclub.
Dopo la cena, Cremonesi presenta il relatore ing. Maurizio Tira, già Rettore dell’Università di Brescia dal 2016 al 2022, Professore Ordinario di Tecnica e Pianificazione Urbanistica, Presidente della Società Italiana degli Urbanisti, membro dell’European Academy of University che raccoglie 870 università di tutta Europa, e il curriculum prosegue con moltissime voci che danno l’idea della caratura del Relatore.
Il quale inizia la sua conversazione presentando alcune diapositive da cui si vedono le versioni successive del Piano regolatore di Brescia dal 1930 ai giorni nostri; si può vedere quali sono le direttrici naturali, ad ovest e a sud, dell’espansione territoriale possibile della città e che continueranno a condizionarne il futuro. Brescia è sempre stata condizionata dalla caratteristica milanocentrica regionale, mentre avrebbe tratto grandi benefici da una situazione policentrica, più adatta alle sue dimensioni. E’ comunque una città di livello regionale, ma si trova ad essere di dimensioni piccole rispetto al livello europeo, e soggetta ad un’urbanizzazione diffusa, tipica della Pianura Padana. La sua Provincia raggiunge dimensioni per popolazione superiore o uguale ad alcune Regioni italiane (Friuli, Trentino, Molise, ed altre), ma alcuni indicatori tradizionali sono di livello inferiore (ad esempio, dimensioni di Università, numero abitanti, numero laureati).
Per Tira la situazione cambia se si considerano indicatori economici, allora Brescia diventa una realtà in grado di sostenere il confronto con realtà simili ma europee. Per le infrastrutture di mobilità e dei servizi, delle connessioni con altre realtà, Brescia non ha nulla da invidiare a realtà europee, anche se non ha saputo valorizzare adeguatamente alcuni punti di forza. Un esempio, per Tira, è la questione “aeroporto di Montichiari”, che potrebbe fornire servizi migliori per gli utenti grazie ad ampi spazi per piste e stazioni passeggeri.
Da queste considerazioni scaturisce un’importante indicazioni per il futuro di Brescia, che è legato al tema della “Città Innovativa”, cioè in grado di fornire servizi di innovazione alle realtà con essa interconnesse. Certo sarà necessario incrementare il numero di laureati impiegati nelle attività che creano questi servizi, anche utilizzando l’ “Intelligenza Artificiale” (di cui Tira si dichiara non preoccupato, semmai ritiene più dannosa l’ “Ignoranza Naturale” visto che il 46 % degli italiani non supera il terzo livello dei sei previsti dalla scala di misura del livello culturale).
Il Relatore si dice convinto che il futuro risiede nel livello di connessione tra le comunità sociali ed economiche, nella capacità di scambiarsi grandi quantità di dati a velocità adeguata, di immagazzinarli in supporti che saranno in grado di riconsegnarli con gli strumenti futuri. Caratteristiche queste che non richiedono ampliamenti territoriali rlevanti, semmai la ridistribuzione delle funzioni essenziali per la città collegate con le infrastrutture di mobilità (vedi metropolitana).
Tira ritiene di aver messo sufficiente carne al fuoco e cede la parola ai presenti per domande od osservazioni. Non sono moltissimi gli interventi, dato il carattere molto tecnico della relazione, ma alla fine sono stati registrati applausi convinti per il Relatore. Dopo la consegna di ricordi della serata da parte dei due Club, i due Presidenti battono insieme la campana.