
Conviviale in sede, relatrice Ing. Carlotta Penati

Nemmeno il tempo di riprendere l’attività che subito i Soci hanno potuto ascoltare una relazione di alto livello, protagonista l’ ing. Carlotta Penati, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, e Consigliere Delegato Milano Serravalle-Milano Tangenziali S.p.A. La Relazione, dal titolo “ La strada del futuro: innovazione e tecnologia al servizio della società”, è stata svolta con grande lucidità, chiarezza espositiva e documentazione, tanto da consentire alla fine un considerevole numero di domande e di esaurienti risposte. Si ritiene utile riportare un sunto dettagliato a beneficio di coloro che non hanno potuto partecipare. Nel suo intervento, Carlotta Penati ha tracciato una riflessione sul futuro delle nostre città e delle infrastrutture. Il punto di partenza è semplice ma decisivo: il futuro è già qui, e il cambiamento passa dalle città, organismi vivi che concentrano popolazione, economia e sfide sociali. Le città del domani non saranno solo più moderne, ma più intelligenti, sostenibili e inclusive, grazie a infrastrutture digitali e interconnesse.
Un esempio concreto sono le smart road, strade intelligenti dotate di sensori e sistemi predittivi capaci di dialogare con i veicoli, prevenire ingorghi e aumentare la sicurezza. Un cambio di paradigma che trasforma le strade da “passive” a “attive”: infrastrutture che accompagnano, proteggono e informano. Il traffico non è solo un disagio quotidiano, ma un costo sociale ed economico enorme. Secondo l’INRIX Global Traffic Scorecard, nel 2024 un automobilista romano ha perso in media 71 ore in coda, uno milanese 64. Tempo sottratto alla vita personale e lavorativa, che la tecnologia può restituire. Milano Serravalle ha recentemente condotto il primo test in Italia di guida autonoma in contesto reale, collegando la rete urbana a quella autostradale con una Fiat 500e autonoma. Un segnale concreto di come il futuro della mobilità sia già alle porte: auto che si muovono in autonomia, offrendo inclusione e libertà a chi non guida più o non si sente sicuro al volante. Le smart road sono però parte di un ecosistema più ampio: le smart city, in cui ogni elemento urbano – dal lampione al cestino intelligente – diventa nodo di una rete che ottimizza servizi, consumi ed emergenze. Strumenti innovativi come i digital twin permettono inoltre di simulare scenari e testare soluzioni urbane, riducendo rischi e sprechi. La tecnologia è pronta, ma i veri ostacoli sono sistemici: governance, interoperabilità, partecipazione. Serve una visione d’insieme che metta a sistema attori diversi e che sappia guidare la trasformazione. In conclusione, sviluppare smart road e smart city significa creare futuro, qualità della vita e speranza collettiva. Al termine il Presidente ha offerto alla Relatrice una copia della pubblicazione d’ arte che il Club ha sovvenzionato, e ha posto termine alla serata con il tradizionale tocco della campana.