Conviviale in sede, relatore Silvio Cao

Conviviale in sede, relatore Silvio Cao

Conviviale in sede, relatore Silvio Cao

Proseguendo nell’esame del tema sulla transizione ecologica e i problemi energetici, questa serata viene dedicata alla conoscenza delle opzioni che l’energia fornita da impianti nucleari può fornire circa gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul Clima. Apre la serata il Presidente Cremonesi che ricorda ai Soci che il 23 ottobre la conviviale è sospesa, e il 30 ottobre avremo l’incontro con il Governatore, secondo il programma che sarà comunicato. Domenica 22 in piazza Zanardelli a Chiari, con la collaborazione del nostro Rotaract, sarà svolta un’attività di sensibilizzazione dei cittadini sul progetto internazionale Polio Plus; saranno distribuiti viole, ciclamini ed eriche, per cui i Soci sono invitati a partecipare a questa attività.

Dopo cena, Cremonesi presenta il relatore dott. Silvio Cao, classe 1931, da sempre occupato con i temi energetici all’ interno di Enea e poi di altre società che si occupano anche di energia. Nonostante sia pensionato da 25 anni, non ha mai smesso di seguire il campo energetico occupandosi anche di una startup bresciana che si occupa di progettazione di decomissioning di centrali nucleari. Il dott. Cao presenta una serie di slide che sono estremamente significative, oltre che chiare anche per i non addetti ai lavori, e che ritengo utile allegare al bollettino, invitando i Soci a prenderne visione. Il relatore ricorda che il Piano nazionale è stato approvato il 30/6/2023, ma il 9 maggio il Parlamento ha approvato una mozione che prevede l’ utilizzo di energia nucleare per raggiungere gli obiettivi degli Accordi di Parigi. Ma i numeri che presenta dicono che non sarà possibile arrivare nel 2050 ad utilizzare solo energia proveniente da fonti rinnovabili: ma gli impianti eolici e fotovoltaici occuperebbero il 13% della superficie agricola produttiva nazionale! Inoltre il Piano nazionale prevede di impiegare quantità di materie strategiche e di terre rare che non saranno reperibile per le necessità nazionali, anche sfruttando i depositi di Groenlandia e della Lapponia recentemente scoperti. La mozione parlamentare prevede l’impiego di energia nucleare che dovrebbe essere prodotta da 35 reattori nucleari di terza generazione. Sono reattori di maggiore sicurezza rispetto a quelli utilizzati finora anche dai Paesi europei, e che dovrebbero essere in grado di evitare disastri come quello di Fukushima, dove errori di progettazione dell’impianto hanno permesso all’ ondata dello tsunami di allagare la sala dei generatori elettrici e quindi di spegnere il raffreddamento dei reattori. I nuovi impianti di terza generazione sono progettati proprio per eliminare questi rischi, essendo inseriti in contenitori in grado di raffreddarsi da soli per 72 ore, in modo da avere il tempo per mettere in funzione raffreddamenti ausiliari. Poi il Relatore affronta i due temi molto importanti, e molto sensibili per la pubblica opinione, e cioè l’ arricchimento del combustibile nucleare e lo smaltimento delle scorie (bisogna leggere la presentazione allegata per capire correttamente il problema); sono stati individuati i siti adatti applicando il principio di “esclusione”, cioè decidendo quali luoghi non potevano vedere realizzati questi siti perché in zone sismiche o a rischio idrogeologico. In questo modo il territorio escluso rappresenta il 44 % del territorio nazionale. Quali conclusioni si possono trarre alla fine della valutazione di tutti i dati disponibili? Innanzi tutto gli obiettivi di Parigi possono essere raggiunti mediante un mix di fonti energetiche che comprendono anche quella nucleare; il ricorso al nucleare deve prevedere impianti dotati di tecnologia matura e sicura; devono essere risolti i problemi di approvvigionamento, di arricchimento e di smaltimento. Gli applausi convinti dei Soci testimoniano quanto sia stata apprezzata la relazione del dott. Cao, e anche le domande seguenti dicono quanto siano stati capiti i problemi discussi.