Carissimi, la terza serata, si è svolta sotto la direzione del Vice Presidente Massimo Buizza, che è stato altresì l’ideatore del tema della relazione “Conversazione sulla frana di Tavernola Bergamasca”. Il socio Lorenzo Busetti ha introdotto con parole di amicizia l’Ing. Massimo Buizza che ha illustrato ai soci/e presenti la situazione sulla frana di Tavernola, già conosciuta dal 1970 quando manifestò le prime criticità. Nel febbraio e marzo 2021 la ripresa del movimento della frana ha costretto le Autorità locali a chiudere due strade che collegano il lago ed il Comune di Tavernola coi Comuni di Parzanica e Vigolo. Sono state attivate le procedure di Protezione Civile per stilare i piani di emergenza comunali per far fronte all’onda anomala che la frana poteva creare nel lago d’Iseo e definiti i tre livelli di emergenza: 1) fase di attenzione: significativi movimenti con velocità mediamente costante; 2) fase di preallarme significative accelerazioni registrate dai sensori; 3) fase di allarme che può concludersi con il distacco della frana e l’affondamento nel lago. Da uno studio preliminare sono emersi: lo scenario peggiore, l’intero volume della frana di 2,2 milioni di metri cubi termina nel lago, lo scenario intermedio, si mette in movimento uno strato di 25 metri, lo scenario con minore impatto si mette in movimento uno strato di 10 metri, in ogni caso precipita nel lago. Si desume che nel caso la frana precipitasse nel lago si propagherebbe con onde considerevoli e le zone più colpite sarebbero Tavernola Bergamasca, Montisola/Siviano e Marone. Le onde impiegherebbero meno di due minuti per raggiungere le coste centrali del lago, cinque minuti per raggiungere Pisogne e Costa Volpino e dieci minuti per raggiungere Sarnico e Paratico. I soci/e, mossi/e da curiosità per l’argomento trattato hanno formulato diverse domande al relatore che ha interagito dialogando con i presenti.